Friday, March 28, 2014

Riquadro di Anteprima in GMail

Gmail introduce il
Google, si sa, è costantemente al lavoro per migliorare i suoi servizi: ieri è stata introdotta una nuova funzionalità in Gmail Labs che permette di abilitare, sulla versione web dell'omonimo servizio, accanto all'elenco delle conversazioni un 'riquadro di anteprima' per i messaggi di posta elettronica, in modo tale da permetterne la visualizzazione senza dover cambiare pagina - esattamente come sui tablet.


Tale funzione non è attiva di default, ma per abilitarla ci vogliono pochi secondi; vediamo come fare.
Per prima cosa collegatevi a Gmail. Poi recatevi in Gmail Labs e scorrete la lista delle funzionalità fino a quando non vedete Riquadro anteprima: cliccate su Attiva, poi su Salva modifiche in fondo alla pagina.

Ora, tornando alla pagina principale di Gmail noterete un nuovo pulsante in alto a destra: cliccandoci si abiliterà il riquadro – che potrete disporre a vostra scelta, orizzontalmente o verticalmente.


Fonte: http://www.androidiani.com/news/gmail-introduce-il-riquadro-anteprima-per-le-email-come-abilitarlo-62647

Creare collegamento link in Tiny MCE

Ecco il procedimento per creare collegamenti esterni, quelli che puntano a pagine diverse da quella nella quale ci troviamo (come può essere una pagina che si trova su un altro dominio). E' necessario lo strumento evidenziato qui in immagine

Facciamo un esempio. 


Mettiamo di voler segnalare un sito nella seguente frase: "troverete la risorsa specificata qui"
Non ci resta che selezionare la parola “qui” e cliccare sullo strumento di cui sopra


Si aprirà questo pop-up:

-    Inseriremo in URL LINK l’indirizzo del sito a cui puntare (es. http://www.chicchessia.it)
-    Lasceremo il resto dei campi come sta, mentre in TARGET è possibile specificare in quale finestra la pagina linkata deve essere aperta. 


Ecco quello che succederà a seconda della scelta di un TARGET o di un altro:

  • con “Apri in questa finestra/frame” il sito linkato verrà aperto nella stessa finestra di navigazione ma con l’inconveniente di eclissare il vostro sito. Il che vuol dire che l’utente, per tornare al vostro sito, deve usare il tasto “indietro” del browser o digitare di nuovo il vostro indirizzo;
  • con “Apri in una nuova finestra(_blank)” il sito linkato verrà aperto in una nuova finestra dando la possibilità all’utente di rimanere collegato al vostro e avere a disposizione, in una nuova finestra, il sito a cui lo rimandate.

Wednesday, March 26, 2014

Google Mail Alias temporanei

Utilizzo di un indirizzo alias

Gmail non offre alias tradizionali, tuttavia puoi ricevere messaggi inviati a your.username+any.alias@gmail.com.
Ad esempio, i messaggi inviati a jane.doe+notes@gmail.com verranno recapitati a jane.doe@gmail.com.
Puoi impostare filtri per indirizzare automaticamente questi messaggi nel Cestino, per applicare loro un'etichetta o segnarli come Speciali, per ignorare la Posta in arrivo o inoltrarli verso un altro account di posta elettronica.

Siamo spiacenti, hai superato il limite massimo della quota di condivisione

Errore di condivisione in Google Drive

'Siamo spiacenti, hai superato il limite massimo della quota di condivisione'
[Sorry you have exceeded your sharing quota]

Se davvero non si superano i limti di condivisione... l'errore è solo frutto di una misura di sicurezza contro lo SPAM e l'accesso non autorizzato algli account di GoogleApps.
L'errore può manifestarsi subito dopo la creazione di un nuovo account o in occasione di un numero eccessivo di operazioni nel tempo. Il problema rientra nel giro di ore... fino a 24! 


Limiti alla condivisione

Con quante persone puoi condividere un file o una cartella.

Il numero di persone con le quali puoi condividere documenti, file e cartelle di Google e collaborare simultaneamente è limitato:
  • Un massimo di 50 persone può modificare un documento, un foglio di lavoro, una presentazione o un disegno contemporaneamente. Gli ulteriori utenti saranno comunque in grado di visualizzare l'elemento, ma non di modificarlo. Inoltre, tali utenti non saranno visibili agli altri collaboratori. Vi è inoltre un limite al numero di persone che possono visualizzare un file contemporaneamente.
  • Puoi condividere un singolo documento, file o cartella di Google con al massimo 200 indirizzi email, tra visitatori, commentatori ed editor (questa limitazione non vale per gli elementi pubblici). Nel caso in cui tali limiti non soddisfino le tue esigenze, prendi in considerazione le seguenti possibilità:
    • Laddove possibile, scegli una delle opzioni di visibilità pubblica.
    • Condividi il documento o il file con una mailing list anziché con singole persone.
Se condividi una cartella con un gran numero di persone potresti notare un ritardo nell'applicazione a ciascun elemento della cartella delle modifiche alle autorizzazioni.

Suggerimenti per la condivisione di file e cartelle con un vasto pubblico

  • Quando condividi una cartella con molte persone, puoi ridurre al minimo i ritardi e semplificare la condivisione con grandi gruppi aggiungendo gli utenti desiderati a un gruppo Google e poi condividendo l'elemento con tale gruppo. Gli elementi condivisi con gruppi di oltre 200 membri non appaiono nella visualizzazione "Condivisi con me" di tali membri, ma possono essere facilmente aggiunti a "I miei file" quando vi si accede mediante una notifica via email.
  • Quando condividi un file con più di 50 visitatori previsti, prova a pubblicarlo per la visualizzazione. In questo modo verrà generato un link apposito per la visualizzazione, mentre verrà mantenuto il link originale per apportare eventuali modifiche e si permetterà così ad altri di visualizzare il file anche se ci sono già 50 persone che stanno apportando modifiche.
  • Se stai lavorando con un foglio di lavoro, valuta la possibilità di creare un modulo Google per permettere agli utenti di inviare informazioni e archiviare le informazioni fornite con il modulo direttamente nel foglio di lavoro. Grazie a questo metodo, un maggior numero di utenti può aggiungere simultaneamente informazioni al tuo foglio di lavoro.

Saturday, March 22, 2014

Driver Stampante Client a 64Bit su Server 32Bit

Aggiungere driver per computer client che eseguono versioni di Windows a 32 bit o a 64 bit.

Per il supporto di computer client che utilizzano architetture del processore diverse rispetto al server di stampa è necessaria l'installazione di driver aggiuntivi. Se ad esempio il server di stampa esegue una versione di Windows a 64 bit e si desidera implementare il supporto dei computer client che eseguono versioni di Windows a 32 bit, è necessario aggiungere driver basati su x86 per ogni stampante.
È possibile aggiungere driver di stampanti fino a 2GB di dimensioni. Non sarà possibile eseguire il backup di driver di stampanti di dimensioni superiori a 2GB.
Per aggiungere driver delle stampanti client al server di stampa
  1. Aprire Gestione stampa.
  2. Nel riquadro sinistro fare clic su Server di stampa, scegliere il server di stampa desiderato e quindi fare clic su Stampanti.
  3. Nel pannello centrale fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante alla quale si desidera aggiungere driver della stampante aggiuntivi e quindi scegliere Gestisci condivisione.
  4. Fare clic su Driver aggiuntivi. Verrà visualizzata la finestra di dialogo Driver aggiuntivi.
  5. Selezionare la casella di controllo relativa all'architettura del processore per cui si desidera aggiungere i driver.
    Se ad esempio il server di stampa esegue una versione di Windows basata su x64, selezionare la casella di controllo x86 per installare la versione a 32 bit dei driver della stampante per i computer client che eseguono versioni a 32 bit di Windows.
  6. Se nell'archivio driver del server di stampa non sono già presenti i driver della stampante appropriati, verrà richiesto di specificare la posizione dei file del driver. Scaricare ed estrarre i file del driver appropriati e quindi specificare il percorso del file con estensione inf del driver nella finestra di dialogo visualizzata.
    Potrebbe non essere possibile estrarre alcuni driver delle stampanti senza installarli. In questo caso, accedere a un computer client che utilizza la stessa architettura del processore utilizzata dai driver della stampante che si desidera aggiungere al server di stampa e quindi installare i driver. Utilizzare quindi Gestione stampa dal computer client per eseguire la connessione al server di stampa e aggiungere i driver nella finestra di dialogo Driver aggiuntivi. I driver verranno caricati automaticamente dal computer client al server di stampa.

Aggiornare o modificare driver delle stampanti

Per aggiornare o modificare i driver per una stampante, eseguire la procedura seguente. I computer client scaricheranno e installeranno automaticamente i driver della stampante aggiornati al successivo tentativo di stampa sulla stampante.

Durante l'installazione di driver della stampante forniti dal produttore del dispositivo, attenersi alle istruzioni fornite con il driver invece di utilizzare questa procedura.
Per aggiornare o modificare i driver per una stampante
  1. Aprire Gestione stampa.
  2. Nel riquadro sinistro fare clic su Server di stampa, scegliere il server di stampa desiderato e quindi fare clic su Stampanti.
  3. Nel riquadro centrale fare clic con il pulsante destro del mouse sulla stampante di cui si desidera aggiornare o modificare il driver e quindi scegliere Proprietà.
  4. Fare clic sulla scheda Avanzate.
  5. Selezionare un nuovo driver nella casella Driver, oppure fare clic su Nuovo driver per installare un nuovo driver della stampante.

Rimuovere driver delle stampanti


Quando si installa un driver della stampante in un computer che esegue Windows 7 o Windows Server 2008 R2, il driver della stampante viene innanzitutto installato nell'archivio driver locale e quindi viene installato da tale archivio.
Quando si rimuovono driver delle stampanti, è possibile scegliere di eliminare solo il driver della stampante oppure di rimuovere l'intero pacchetto driver della stampante. Se si elimina il driver della stampante, il driver viene disinstallato, ma il pacchetto driver della stampante resta nell'archivio driver per consentirne la reinstallazione in qualsiasi momento. Se si rimuove il pacchetto driver della stampante, il pacchetto viene rimosso dall'archivio driver, pertanto il driver della stampante viene completamente rimosso dal computer.
Per rimuovere driver delle stampanti da un server, eseguire la procedura seguente:
Per rimuovere driver delle stampanti
  1. Aprire Gestione stampa.
  2. Nel riquadro sinistro fare clic su Server di stampa, scegliere il server di stampa desiderato e quindi fare clic su Stampanti.
  3. Nel riquadro centrale fare clic con il pulsante destro del mouse sulle stampanti che utilizzano il driver da eliminare, oppure modificare il driver utilizzato da tali stampanti impostando un driver diverso.
  4. Nel riquadro sinistro fare clic su Server di stampa, scegliere il server di stampa desiderato e quindi fare clic su Driver.
  5. Nel riquadro centrale fare clic con il pulsante destro del mouse sul driver e quindi eseguire una delle operazioni seguenti:
    • Per eliminare solo i file dei driver installati, fare clic su Elimina.
    • Per rimuovere il pacchetto driver dall'archivio driver, rimuovendo così completamente il driver dal computer, fare clic su Rimuovi pacchetto driver.

Ulteriori considerazioni

  • Per aprire Gestione stampa, fare clic sul pulsante Start, scegliere Strumenti di amministrazione e quindi Gestione stampa.
  • Per eseguire questa attività è necessario disporre di credenziali amministrative.

Formattare su 6 cifre un numero intero tramite padding con zero


Dovevo portare su 4 cifre un numero intero inferiore a 999
e ci ho perso alcuni minuti di troppo!
Mi serviva una funzione che prendendo in ingresso 34 mi restituisse 0034



Banalmente...

id=34
right("00000000" & id, 6)

Nascondere le cartelle condivise in Windows #Windows #SharedFolders

Windows permette di nascondere le cartelle condivise sulla rete in modo che vi possa entrare solo chi ne conosce l'indirizzo.


Selezionare la cartella da condividere e cliccare sopra con il tasto destro del mouse, quindi selezionare la voce Condivisione. Nella casella "Nome condivisione" scrivere il nome da assegnare alla cartella seguito dal carattere $.

In questo modo, sfogliando la rete, la cartella non apparirà più come condivisa, ma sarà comunque raggiungibile indicandone il percorso completo. Yeppa!

Ripristino/Recupero Password di Amministratore o Utente Standard #Windows

Occorre comunque avere una password di accesso di una utenza amministrativa...
in questo caso il ROOT di dominio che è anche amministratore di ogni computer del dominio.
Evitare di aprire loggare sulle macchine come ADMIN di rete a meno che non sia davvero indispensabile.
In questo caso viene svolto solo un runas per eseguire un comando .. una roba tipo "sudo" in Linux.

Entrare come un qualsiasi utente della macchina
aprire una shell ed eseguire

  • runas /user:\your-domain\administrator "cmd"
  • inserire lapwd di amministratore di dominio
Si attiva così una shell a livello di "AMMINISTRATORE DI DOMINIO" che ha pieno controllo della macchina
per cui può eseguire il cambio password di qualsiasi utente.
Quindi:
  • net user Administrator *
che permette di reimpostare la password di amministatore di macchina

Se l'account fosse stato disattivato è possibile attivarlo con
  • net user administrator /active:yes

Autenticazione WEB su Dominio Windows via LDAP #LDAP #asp

Ecco come son riuscito ad autenticare da una pagina asp sul dominio windows .
La funzione controlla USERNAME/PASSORD ma anche l'apaprtenenza o meno ad un gruppo.
Se il gruppo è passato come vuoto "" la procedura verifica solo USER/password

Ganzo!

<%@Language="VBScript"%>
<%
'USAGE
'response.write (validateUserAndGroup("domain", "username","password","thegroup"))
'return value: 0=SUCCESS 1=FAIL
function validateUserAndGroup(domainname,strUsername,strpassword,theTeamName)

'Avoid error messages
on error resume next

' VERIFICA USERNAME/PASSWORD
Set objDomain = GetObject ("LDAP://rootDSE")
objADsPath = objDomain.Get("defaultNamingContext")
Set objDomain = Nothing
Set objConnection = Server.CreateObject("ADODB.Connection")
objConnection.provider ="ADsDSOObject"
objConnection.Properties("User ID") =  domainname+"\" + strUsername
objConnection.Properties("Password") = strpassword
objConnection.open "Active Directory Provider"
Set objCommand = CreateObject("ADODB.Command")
Set objCommand.ActiveConnection = objConnection
objCommand.CommandText ="select cn FROM 'LDAP://"+objADsPath+"' where sAMAccountname='"+strUsername+"'"
Set objRS = objCommand.Execute

If Err.Number <> 0 Then
' USER NOT VALID : FAIL
'response.write ("USER NOT VALID: FAIL")
  validateUserAndGroup=1
Exit Function
Else
if theTeamName="" then
' GROUP NOT TO BE CHECKED
' USER VALID : SUCCESS
'response.write ("USER  VALID: Group Not Needed")
validateUserAndGroup=0
Exit Function
else
' GROUP MUST BE CHECKED 
  objCommand.CommandText ="select memberOf FROM 'LDAP://"+objADsPath+"' where sAMAccountname='"+strUsername+"'"
  'response.write objCommand.CommandText &"
"
  Set rs = objCommand.Execute
  membership=rs("memberof")
  rs.Close
  objConnection.Close

  Set rs = Nothing
  Set objConnection = Nothing
  For each group in membership
   newgroup=split(group,"=")
   tempgroup=left(newgroup(1), len(newgroup(1))-3)
   tempgroup=lcase(tempgroup) 
   If tempgroup=TheTeamName Then
    ' GROUP VALID : SUCCESS
    validateUserAndGroup=0
    Exit Function
   End If         
  Next
end if
End If
' GROUP NOT VALID : FAIL
'response.write ("GROUP NOT VALID: FAIL")
validateUserAndGroup=1
end function
%>

Sparito il cestino di Windows #Cestino

Una soluzione per far riapparire il cestino sul desktop

Creare una cartella sul desktop e rinominala in questo modo (consigliato il copia/incolla)
Cestino.{645FF040-5081-101B-9F08-00AA002F954E}

E il cestino tornerà al suo posto!

Lista delle viste in un DB SQL SERVER - Nomi delle viste

Ecco come ricavare in recordset la lista delle viste disponibili in un DB MsSQLServer.

SELECT SCHEMA_NAME(schema_idAS schema_name,name AS view_name,OBJECTPROPERTYEX(OBJECT_ID,'IsIndexed'AS IsIndexed,OBJECTPROPERTYEX(OBJECT_ID,'IsIndexable'AS IsIndexable--,*FROM sys.views;GO 


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Vincoli di integrità referenziale di propagazione #SQLServer

I vincoli di integrità referenziale di propagazione consentono di definire le operazioni eseguite da SQL Server quando un utente tenta di eliminare o aggiornare una chiave alla quale fa riferimento una chiave esterna.
Le clausole REFERENCES delle istruzioni CREATE TABLE e ALTER TABLE supportano le clausole ON DELETE e ON UPDATE. Le operazioni di propagazione possono anche essere definite utilizzando la finestra di dialogo Relazioni chiavi esterne:
  • [ ON DELETE { NO ACTION | CASCADE | SET NULL | SET DEFAULT } ]
  • [ ON UPDATE { NO ACTION | CASCADE | SET NULL | SET DEFAULT } ]
NO ACTION è il valore predefinito se non viene specificata ON DELETE o ON UPDATE.
ON DELETE NO ACTION
Specifica che se si tenta di eliminare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, verrà generato un errore e verrà eseguito il rollback dell'istruzione DELETE.
ON UPDATE NO ACTION
Specifica che se si tenta di aggiornare un valore di chiave in una riga e alla chiave fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, verrà generato un errore e verrà eseguito il rollback dell'istruzione UPDATE.
Con CASCADE, SET NULL e SET DEFAULT, le eliminazioni o gli aggiornamenti di valori di chiave possono influire sulle tabelle con relazioni di chiave esterna tracciabili alla tabella in cui è stata eseguita la modifica. Se le operazioni referenziali di propagazione sono state definite anche nelle tabelle di destinazione, tali operazioni saranno inoltre valide per le righe eliminate o aggiornate. Non è possibile specificare la clausola CASCADE per le chiavi esterne o primarie che includono una colonna timestamp.
ON DELETE CASCADE
Specifica che se si tenta di eliminare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, verranno inoltre eliminate tutte le righe contenenti tali chiavi esterne.
ON UPDATE CASCADE
Specifica che se si tenta di aggiornare un valore di chiave in una riga e a tale valore fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, tutti i valori che compongono la chiave esterna verranno anch'essi aggiornati al nuovo valore specificato per la chiave.
Non è possibile specificare la clausola CASCADE se nella chiave esterna o nella chiave a cui si fa riferimento è presente una colonna timestamp.
ON DELETE SET NULL
Specifica che se si tenta di eliminare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, tutti i valori che compongono la chiave esterna presenti nelle righe a cui si fa riferimento verranno impostati su NULL. Per l'esecuzione di questo vincolo è necessario che le colonne chiave esterna ammettano i valori Null.
ON UPDATE SET NULL
Specifica che se si tenta di aggiornare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, tutti i valori che compongono la chiave esterna presenti nelle righe a cui si fa riferimento verranno impostati su NULL. Per l'esecuzione di questo vincolo è necessario che le colonne chiave esterna ammettano i valori Null.
ON DELETE SET DEFAULT
Specifica che se si tenta di eliminare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, tutti i valori che compongono la chiave esterna presenti nelle righe a cui si fa riferimento verranno impostati sul relativo valore predefinito. Per l'esecuzione di questo vincolo è necessario che per tutte le colonne chiave esterna della tabella di destinazione sia disponibile una definizione predefinita. Se una colonna ammette valori Null e non viene impostato un valore predefinito esplicito, NULL diventa il valore predefinito implicito della colonna. Per mantenere la validità del vincolo di chiave esterna, è necessario che per i valori non Null impostati da ON DELETE SET DEFAULT esistano valori corrispondenti nella tabella primaria.
ON UPDATE SET DEFAULT
Specifica che se si tenta di aggiornare una riga contenente una chiave a cui fanno riferimento chiavi esterne in righe esistenti in altre tabelle, tutti i valori che compongono la chiave esterna presenti nelle righe a cui si fa riferimento verranno impostati sul relativo valore predefinito. Per l'esecuzione di questo vincolo è necessario che per tutte le colonne chiave esterna della tabella di destinazione sia disponibile una definizione predefinita. Se una colonna ammette valori Null e non viene impostato un valore predefinito esplicito, NULL diventa il valore predefinito implicito della colonna. Per mantenere la validità del vincolo di chiave esterna, è necessario che per i valori non Null impostati da ON UPDATE SET DEFAULT esistano valori corrispondenti nella tabella primaria.
Si consideri il vincolo FK_ProductVendor_Vendor_VendorID sulla tabella Purchasing.ProductVendor di AdventureWorks2008R2. Questo vincolo stabilisce una relazione di chiave esterna tra la colonna VendorID della tabella ProductVendor e la colonna chiave primariaVendorID della tabella Purchasing.Vendor. Se per il vincolo si specifica ON DELETE CASCADE e si elimina la riga in Vendor dove VendorID è uguale a 100, verranno inoltre eliminate le tre righe in ProductVendor dove VendorID è uguale a 100. Se per il vincolo si specifica ON UPDATE CASCADE e si aggiorna il valore VendorID nella tabella Vendor modificandolo da 100 a 155, verranno inoltre aggiornati i valori VendorID nelle tre righe di ProductVendor dove i valori correnti di VendorID sono uguali a 100.
Non è possibile specificare ON DELETE CASCADE per una tabella in cui è presente un trigger INSTEAD OF DELETE. Per queste tabelle non è possibile specificare ON DELETE SET NULL, ON DELETE SET DEFAULT, ON UPDATE CASCADE, ON UPDATE SET NULL e ON UPDATE SET DEFAULT.

Auto login su macchina windows già appartenente a dominio

E' possibile configurare il login automatico con utente predefinito anche per una macchina già inserita in un dominio Windows.

Questo permette di evitare che l'utente debba loggare con user/password e risulta utile soprattutto quando la macchina è destinata a diversi utenti. In questo modo loggano su un profilo predefinito senza la necessità di comunicare loro la pwd

Ecco i passi da seguire:

  1. Click Start, click Run, type regedit, and then click OK. In Windows Vista/7, simply typeregedit in Start Search and hit Enter.
  2. Navigate to the following registry key:
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\Winlogon
  3. Double-click the DefaultUserName entry, type the user name to log on with, and then click OK.
    If DefaultUserName registry value name is not found, create a new String Value (REG_SZ)with value name as DefaultUserName.
  4. Double-click the DefaultPassword entry, type the password for the user account under the value data box, and then click OK.
    If there is no DefaultPassword value, create a new String Value (REG_SZ) withDefaultPassword as the value name.
    Note that if no DefaultPassword string is specified, Windows automatically changes the value of the AutoAdminLogon registry key from 1 (true) to 0 (false) to turn off theAutoAdminLogon feature.
  5. In Windows Vista/7, DefaultDomainName has to be specified as well, else Windows will prompt for invalid user name with the user name displayed as .\username. To do so, double click onDefaultDomainName, and specify the domain name of the user account. If it’s local user, specify local host name.
    If the DefaultDomainName does not exist, create a new String Value (REG_SZ) registry key with value name as DefaultDomainName.
  6. Double-click the AutoAdminLogon entry, type 1 in the Value Data box, and then click OK.
    If there is no AutoAdminLogon entry, create a new String Value (REG_SZ) withAutoAdminLogon as the value name.
  7. If it exists, delete the AutoLogonCount key.
  8. Also if it exists, delete the AutoLogonChecked key.
  9. Quit Registry Editor.
  10. Click Start, click Restart, and then click OK.

Disattivare raggruppamento E-Mail in un'unica conversazione


Il raggruppamento delle email in thread ha da subito caratterizzato l'interfaccia di GMail e, quella che nel 2005 era una novità, è stata gradualmente adottata anche dalla concorrenza.

Per disabilitare questa funzionalità del client web based è sufficiente cambiare le impostazioni di Gmail (https://mail.google.com/mail/#settings/general)

Visualizzazione per conversazione:
(consente di stabilire se i messaggi relativi allo stesso argomento vengono raggruppati)

Modificare la sicurezza per l'installazione di driver di stampanti distribuite utilizzando Criteri di gruppo

Per consentire agli utenti non membri del gruppo Administrators locale di installare connessioni con stampanti distribuite utilizzando Criteri di gruppo e includere i driver delle stampanti senza firma digitale, è necessario configurare le impostazioni dei Criteri di gruppo per le Restrizioni di selezione e stampa. Se non si configurano queste impostazioni di Criteri di gruppo, gli utenti potrebbero dover fornire le credenziali del gruppo Administrators locale.

Nella procedura seguente si presuppone che sia in uso la versione di Console Gestione Criteri 
di gruppo fornita con Windows Server 2008 R2. Per installare Console Gestione Criteri 
di gruppo in Windows Server 2008 R2, utilizzare l'Aggiunta guidata funzionalità
di Server Manager. Se si utilizza un'altra versione della Console, i passaggi potrebbero
essere leggermente diversi.
Per modificare le impostazioni di sicurezza per l'installazione dei driver distribuiti utilizzando Criteri di gruppo
  1. Aprire la console Gestione Criteri di gruppo.
  2. Aprire la console Gestione Criteri di gruppo in cui sono distribuite le connessioni con stampanti e passare a Configurazione utenteCriteriModelli amministrativiPannello di controllo e quindi Stampanti.
  3. Fare clic con il pulsante destro del mouse su Restrizioni di selezione e stampa e quindi scegliere Proprietà.
  4. Fare clic su Attivata.
  5. Deselezionare le caselle di controllo seguenti:
    • Gli utenti possono selezionare e stampare soltanto su questi server
    • Gli utenti possono selezionare e stampare soltanto sui computer della foresta
  6. Nella casella Quando si installano i driver per una nuova connessione selezionare Non mostrare avvisi o richieste di elevazione dei privilegi.
  7. Scorrere verso il basso e nella casella Quando si aggiornano i driver per una connessione esistente selezionare Mostra solo avvisi.
  8. Fare clic su OK.
Dopo aver configurato queste impostazioni, tutti gli utenti saranno in grado di ricevere connessioni con stampanti e driver nei propri account utente utilizzando Criteri di gruppo senza che vengano visualizzate richieste o avvisi. Gli utenti riceveranno un avviso prima dell'installazione dei driver aggiornati provenienti dal server di stampa, ma per l'installazione non sarà necessaria l'appartenenza al gruppo Administrators locale.

Undo sending your Google Mail

If you make a typo or regret sending a message, you can undo the action by enabling the "Undo send" lab. This lab will give you the option to take back a message you just sent.
To enable the lab:
  1. Click the  gear in the top right.
  2. Select Settings.
  3. Click the Labs tab.
  4. Find the "Undo Send" lab and select the Enable radio button.
  5. Click Save Changes at the bottom of the page.
Select the amount of time you have to undo sending a message by clicking the gear icon , and finding the "Undo Send:" section in the General tab of your Settings.